Ogni anno gli alberi producono un nuovo anello di accrescimento, facilmente visibile nella sezione trasversale del loro tronco e contando questi anelli ? possibile risalire alla loro et?. Simili anelli concentrici si possono osservare, grazie al microscopio, nelle scaglie dei pesci. L?accrescimento di questi abitanti del mare varia in base a diversi fattori come la disponibilit? di cibo, la temperatura e l?ambiente e quindi non avviene allo stesso modo durante l?anno. Questa variabilit? stagionale si riflette in una diversa velocit? di formazione, dall’interno verso l?esterno, di questi anelli di tessuto osseo: numerosi e distanziati nei periodi pi? caldi in cui la crescita ? veloce, meno numerosi e pi? vicini fra loro durante l?inverno e l?autunno. Contando il numero degli anelli si pu? stabilire quante stagioni ha vissuto il pesce.
Lo staff dell?Acquario di Cala Gonone, insieme al prof. Matteo Murenu dell?Universit? di Cagliari, sta sperimentando una tecnica per valutare il tasso di accrescimento di alcune specie di pesci, mediante l?uso di un tracciante chimico non tossico. Questa sostanza viene assorbita dal tessuto osseo della scaglia e quindi ne evidenzia gli anelli di accrescimento presenti.
Il metodo ? stato applicato ad alcune larve di Castagnole,Triglie e Carangidi, catturate durante i campionamenti sullo zooplancton eseguiti a fine Luglio nei mari di Cala Gonone.